Gianfranco Sanguinetti, scrittore e figura di primo piano dell’Internazionale Situazionista, che già negli anni Settanta denunciò il terrorismo di Stato, la crisi del capitalismo e l’emergere del “dispotismo occidentale”, è morto a Praga il 3 ottobre 2025, all’età di settantasette anni.
Era nato a Pully in Svizzera il 16 luglio 1948 da Teresa Mattei, partigiana e politica e Bruno Sanguinetti, partigiano e industriale.
Fin da ragazzo fu attivo nelle avanguardie e nei movimenti di ribellione che, dalla metà degli anni Sessanta, spazzarono l’Europa e il mondo intero. Membro dell’Internazionale Situazionista, ne fondò la sezione italiana nel 1969. Tre anni dopo, insieme a Guy Debord, decretò la necessità del superamento di quella stagione firmando la dissoluzione dell’organizzazione (La Véritable Scission dans l’Internationale).
Profondo conoscitore delle lettere e del pensiero degli antichi, usava questo potente strumento per interpretare la realtà contemporanea con una critica tagliente e spietata, sollevando il velo che occulta la verità delle cose e smascherando le eversioni in atto ad opera dei poteri costituiti.
Nel 1975 scrisse e pubblicò, con lo pseudonimo di Censor, il Rapporto Veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia. Fu una beffa che impegnò per mesi i politici, le autorità, i servizi di sicurezza e la stampa nel tentativo di scoprire l’identità dell’autore di questa cinica e impietosa diagnosi politico-economica, riverita come opera di un gran commis della destra. Poi si auto-svelò, spiegando le vere intenzioni sovversive della pubblicazione di tante verità indicibili in Prove dell’inesistenza di Censor enunciate dal suo autore, 1976.
Proseguì nella sua opera demistificatrice con Del Terrorismo e della Stato (1979), dove per primo illustrò l’uso del terrorismo “sotto falsa bandiera” da parte degli Stati – in primis quello italiano dell’epoca – e dei loro apparati.
Negli anni del suo volontario “esilio” praghese, di cui amava ricordare gli antecedenti casanoviani, oltre ad arricchire la sua personale biblioteca, Gianfranco Sanguinetti ha raccolto opere che oggi costituiscono una importante collezione di arte erotica. Ha anche continuato a scrivere e pubblicare su arte, pensiero e dinamiche politiche internazionali. Sempre con lo sguardo acuto rivolto su ciò che è occultato dalla propaganda prevalente, denunciando l’orchestrazione delle apparenze e le forme dell’attuale autoritarismo, da lui definito “Dispotismo occidentale”.
Il suo archivio è conservato presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell’Università di Yale.
Un sito web dedicato, www.gianfrancosanguinetti.com, offre una biografia completa, fotografie e ulteriori informazioni.
Gianfranco Sanguinetti, écrivain et figure majeure de l’Internationale situationniste, qui dénonça dès les années 1970 le terrorisme d’État, la crise du capitalisme et l’émergence du « despotisme occidental », est décédé à Prague le 3 octobre 2025, à l’âge de soixante-dix-sept ans.
Il était né à Pully, en Suisse, le 16 juillet 1948, de Teresa Mattei, résistante et femme politique, et de Bruno Sanguinetti, résistant et industriel.
Dès sa jeunesse, il fut actif dans les avant-gardes et les mouvements de rébellion qui, dès le milieu des années 1960, bouleversèrent l’Europe et le monde entier. Membre de l’Internationale situationniste, il en fonda la section italienne en 1969. Trois ans plus tard, avec Guy Debord, il affirma la nécessité de dépasser cette période en cosignant la dissolution de l’organisation (La Véritable Scission dans l’Internationale).
Fin connaisseur des lettres et de la pensée des Anciens, il en fit un instrument puissant pour interpréter la réalité contemporaine avec une critique tranchante et implacable, soulevant le voile qui dissimule la vérité des choses et mettant en évidence les subversions opérées par les pouvoirs établis.
En 1975, sous le pseudonyme de Censor, il écrivit et publia le Rapporto veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia. Ce fut une mystification retentissante qui occupa pendant des mois les hommes politiques, les autorités, les services de sécurité et la presse, tous engagés à découvrir l’identité de l’auteur de ce diagnostic politico-économique cynique et impitoyable, salué comme l’œuvre d’un grand commis de la droite.
Il révéla ensuite lui-même son identité dans Preuves de l’inexistence de Censor énoncées par son auteur (1976), expliquant les intentions subversives de ce Rapport, révélateur de vérités indicibles .
Il poursuivit son œuvre de démystification avec Du terrorisme et de l’État (1979), où il fut le premier à exposer l’usage du terrorisme “sous faux drapeau” par les États — au premier rang desquels l’État italien de l’époque — et par leurs appareils.
Il est à l’origine de la publication de l’œuvre de Leopardi en France.
Durant les années de son “exil” volontaire à Prague — dont il aimait rappeler les précédents casanoviens —, Gianfranco Sanguinetti, tout en enrichissant sa vaste bibliothèque personnelle, rassembla une importante collection d’art érotique. Il continua également à écrire et à publier sur l’art, la pensée et les dynamiques politiques internationales, gardant toujours un regard aigu sur ce que la propagande dominante s’efforce de dissimuler, et dénonçant l’orchestration des apparences ainsi que les formes de l’autoritarisme contemporain, qu’il qualifiait de “despotisme occidental”.
Ses archives sont conservées à la Beinecke Rare Book and Manuscript Library de l’Université de Yale. Un site web dédié https://www.gianfrancosanguinetti.com/ offre une biographie complète, et des photos.
Gianfranco Sanguinetti, scrittore e figura di primo piano dell’Internazionale Situazionista, che già negli anni Settanta denunciò il terrorismo di Stato, la crisi del capitalismo e l’emergere del “dispotismo occidentale”, è morto a Praga il 3 ottobre 2025, all’età di settantasette anni.
Era nato a Pully in Svizzera il 16 luglio 1948 da Teresa Mattei, partigiana e politica e Bruno Sanguinetti, partigiano e industriale.
Fin da ragazzo fu attivo nelle avanguardie e nei movimenti di ribellione che, dalla metà degli anni Sessanta, spazzarono l’Europa e il mondo intero. Membro dell’Internazionale Situazionista, ne fondò la sezione italiana nel 1969. Tre anni dopo, insieme a Guy Debord, decretò la necessità del superamento di quella stagione firmando la dissoluzione dell’organizzazione (La Véritable Scission dans l’Internationale).
Profondo conoscitore delle lettere e del pensiero degli antichi, usava questo potente strumento per interpretare la realtà contemporanea con una critica tagliente e spietata, sollevando il velo che occulta la verità delle cose e smascherando le eversioni in atto ad opera dei poteri costituiti.
Nel 1975 scrisse e pubblicò, con lo pseudonimo di Censor, il Rapporto Veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia. Fu una beffa che impegnò per mesi i politici, le autorità, i servizi di sicurezza e la stampa nel tentativo di scoprire l’identità dell’autore di questa cinica e impietosa diagnosi politico-economica, riverita come opera di un gran commis della destra. Poi si auto-svelò, spiegando le vere intenzioni sovversive della pubblicazione di tante verità indicibili in Prove dell’inesistenza di Censor enunciate dal suo autore, 1976.
Proseguì nella sua opera demistificatrice con Del Terrorismo e della Stato (1979), dove per primo illustrò l’uso del terrorismo “sotto falsa bandiera” da parte degli Stati – in primis quello italiano dell’epoca – e dei loro apparati.
Negli anni del suo volontario “esilio” praghese, di cui amava ricordare gli antecedenti casanoviani, oltre ad arricchire la sua personale biblioteca, Gianfranco Sanguinetti ha raccolto opere che oggi costituiscono una importante collezione di arte erotica. Ha anche continuato a scrivere e pubblicare su arte, pensiero e dinamiche politiche internazionali. Sempre con lo sguardo acuto rivolto su ciò che è occultato dalla propaganda prevalente, denunciando l’orchestrazione delle apparenze e le forme dell’attuale autoritarismo, da lui definito “Dispotismo occidentale”.
Il suo archivio è conservato presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell’Università di Yale.
Un sito web dedicato, www.gianfrancosanguinetti.com, offre una biografia completa, fotografie e ulteriori informazioni.
Gianfranco Sanguinetti, écrivain et figure majeure de l’Internationale situationniste, qui dénonça dès les années 1970 le terrorisme d’État, la crise du capitalisme et l’émergence du « despotisme occidental », est décédé à Prague le 3 octobre 2025, à l’âge de soixante-dix-sept ans.
Il était né à Pully, en Suisse, le 16 juillet 1948, de Teresa Mattei, résistante et femme politique, et de Bruno Sanguinetti, résistant et industriel.
Dès sa jeunesse, il fut actif dans les avant-gardes et les mouvements de rébellion qui, dès le milieu des années 1960, bouleversèrent l’Europe et le monde entier. Membre de l’Internationale situationniste, il en fonda la section italienne en 1969. Trois ans plus tard, avec Guy Debord, il affirma la nécessité de dépasser cette période en cosignant la dissolution de l’organisation (La Véritable Scission dans l’Internationale).
Fin connaisseur des lettres et de la pensée des Anciens, il en fit un instrument puissant pour interpréter la réalité contemporaine avec une critique tranchante et implacable, soulevant le voile qui dissimule la vérité des choses et mettant en évidence les subversions opérées par les pouvoirs établis.
En 1975, sous le pseudonyme de Censor, il écrivit et publia le Rapporto veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia. Ce fut une mystification retentissante qui occupa pendant des mois les hommes politiques, les autorités, les services de sécurité et la presse, tous engagés à découvrir l’identité de l’auteur de ce diagnostic politico-économique cynique et impitoyable, salué comme l’œuvre d’un grand commis de la droite.
Il révéla ensuite lui-même son identité dans Preuves de l’inexistence de Censor énoncées par son auteur (1976), expliquant les intentions subversives de ce Rapport, révélateur de vérités indicibles .
Il poursuivit son œuvre de démystification avec Du terrorisme et de l’État (1979), où il fut le premier à exposer l’usage du terrorisme “sous faux drapeau” par les États — au premier rang desquels l’État italien de l’époque — et par leurs appareils.
Il est à l’origine de la publication de l’œuvre de Leopardi en France.
Durant les années de son “exil” volontaire à Prague — dont il aimait rappeler les précédents casanoviens —, Gianfranco Sanguinetti, tout en enrichissant sa vaste bibliothèque personnelle, rassembla une importante collection d’art érotique. Il continua également à écrire et à publier sur l’art, la pensée et les dynamiques politiques internationales, gardant toujours un regard aigu sur ce que la propagande dominante s’efforce de dissimuler, et dénonçant l’orchestration des apparences ainsi que les formes de l’autoritarisme contemporain, qu’il qualifiait de “despotisme occidental”.
Ses archives sont conservées à la Beinecke Rare Book and Manuscript Library de l’Université de Yale. Un site web dédié https://www.gianfrancosanguinetti.com/ offre une biographie complète, et des photos.
Gianfranco Sanguinetti, scrittore e figura di primo piano dell’Internazionale Situazionista, che già negli anni Settanta denunciò il terrorismo di Stato, la crisi del capitalismo e l’emergere del “dispotismo occidentale”, è morto a Praga il 3 ottobre 2025, all’età di settantasette anni.
Era nato a Pully in Svizzera il 16 luglio 1948 da Teresa Mattei, partigiana e politica e Bruno Sanguinetti, partigiano e industriale.
Fin da ragazzo fu attivo nelle avanguardie e nei movimenti di ribellione che, dalla metà degli anni Sessanta, spazzarono l’Europa e il mondo intero. Membro dell’Internazionale Situazionista, ne fondò la sezione italiana nel 1969. Tre anni dopo, insieme a Guy Debord, decretò la necessità del superamento di quella stagione firmando la dissoluzione dell’organizzazione (La Véritable Scission dans l’Internationale).
Profondo conoscitore delle lettere e del pensiero degli antichi, usava questo potente strumento per interpretare la realtà contemporanea con una critica tagliente e spietata, sollevando il velo che occulta la verità delle cose e smascherando le eversioni in atto ad opera dei poteri costituiti.
Nel 1975 scrisse e pubblicò, con lo pseudonimo di Censor, il Rapporto Veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia. Fu una beffa che impegnò per mesi i politici, le autorità, i servizi di sicurezza e la stampa nel tentativo di scoprire l’identità dell’autore di questa cinica e impietosa diagnosi politico-economica, riverita come opera di un gran commis della destra. Poi si auto-svelò, spiegando le vere intenzioni sovversive della pubblicazione di tante verità indicibili in Prove dell’inesistenza di Censor enunciate dal suo autore, 1976.
Proseguì nella sua opera demistificatrice con Del Terrorismo e della Stato (1979), dove per primo illustrò l’uso del terrorismo “sotto falsa bandiera” da parte degli Stati – in primis quello italiano dell’epoca – e dei loro apparati.
Negli anni del suo volontario “esilio” praghese, di cui amava ricordare gli antecedenti casanoviani, oltre ad arricchire la sua personale biblioteca, Gianfranco Sanguinetti ha raccolto opere che oggi costituiscono una importante collezione di arte erotica. Ha anche continuato a scrivere e pubblicare su arte, pensiero e dinamiche politiche internazionali. Sempre con lo sguardo acuto rivolto su ciò che è occultato dalla propaganda prevalente, denunciando l’orchestrazione delle apparenze e le forme dell’attuale autoritarismo, da lui definito “Dispotismo occidentale”.
Il suo archivio è conservato presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell’Università di Yale.
Un sito web dedicato, www.gianfrancosanguinetti.com, offre una biografia completa, fotografie e ulteriori informazioni.
Gianfranco Sanguinetti, écrivain et figure majeure de l’Internationale situationniste, qui dénonça dès les années 1970 le terrorisme d’État, la crise du capitalisme et l’émergence du « despotisme occidental », est décédé à Prague le 3 octobre 2025, à l’âge de soixante-dix-sept ans.
Il était né à Pully, en Suisse, le 16 juillet 1948, de Teresa Mattei, résistante et femme politique, et de Bruno Sanguinetti, résistant et industriel.
Dès sa jeunesse, il fut actif dans les avant-gardes et les mouvements de rébellion qui, dès le milieu des années 1960, bouleversèrent l’Europe et le monde entier. Membre de l’Internationale situationniste, il en fonda la section italienne en 1969. Trois ans plus tard, avec Guy Debord, il affirma la nécessité de dépasser cette période en cosignant la dissolution de l’organisation (La Véritable Scission dans l’Internationale).
Fin connaisseur des lettres et de la pensée des Anciens, il en fit un instrument puissant pour interpréter la réalité contemporaine avec une critique tranchante et implacable, soulevant le voile qui dissimule la vérité des choses et mettant en évidence les subversions opérées par les pouvoirs établis.
En 1975, sous le pseudonyme de Censor, il écrivit et publia le Rapporto veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia. Ce fut une mystification retentissante qui occupa pendant des mois les hommes politiques, les autorités, les services de sécurité et la presse, tous engagés à découvrir l’identité de l’auteur de ce diagnostic politico-économique cynique et impitoyable, salué comme l’œuvre d’un grand commis de la droite.
Il révéla ensuite lui-même son identité dans Preuves de l’inexistence de Censor énoncées par son auteur (1976), expliquant les intentions subversives de ce Rapport, révélateur de vérités indicibles .
Il poursuivit son œuvre de démystification avec Du terrorisme et de l’État (1979), où il fut le premier à exposer l’usage du terrorisme “sous faux drapeau” par les États — au premier rang desquels l’État italien de l’époque — et par leurs appareils.
Il est à l’origine de la publication de l’œuvre de Leopardi en France.
Durant les années de son “exil” volontaire à Prague — dont il aimait rappeler les précédents casanoviens —, Gianfranco Sanguinetti, tout en enrichissant sa vaste bibliothèque personnelle, rassembla une importante collection d’art érotique. Il continua également à écrire et à publier sur l’art, la pensée et les dynamiques politiques internationales, gardant toujours un regard aigu sur ce que la propagande dominante s’efforce de dissimuler, et dénonçant l’orchestration des apparences ainsi que les formes de l’autoritarisme contemporain, qu’il qualifiait de “despotisme occidental”.
Ses archives sont conservées à la Beinecke Rare Book and Manuscript Library de l’Université de Yale. Un site web dédié https://www.gianfrancosanguinetti.com/ offre une biographie complète, et des photos.